(Parte 2 : La Battaglia di Gemmano)
Il primo attacco a Gemmano
(4 - 7 settembre 1944)
Mentre la prima battaglia di Coriano stava volgendo al termine, il Gen. Leese ordinò al V Corpo britannico di avanzare lungo la valle del Conca e di prendere Montescudo, a OSO si Croce, per aggirare il crinale e prendere i tedeschi alle spalle. Dato che la 46a divisione era impantanata dalle parti di San Clemente, il Gen.Keightley decise di riempire il fronte alla sinistra della 46a con la 56a divisione (Gen.Whitfield). Il 4 Settembre, la 167a Brigata della 56a occupò Montefiore Conca e, stanti gli ordini di Whitfield di continuare l'attacco e di prendere Gemmano, fu mandato in ricognizione un plotone.
Nel tardo pomeriggio, tuttavia, Whitfield cambiò idea e decise di lasciar perdere Gemmano, che proprio quel giorno aveva subito il suo primo e pesantissimo bombardamento da terra e dal mare, e di muovere subito il grosso della divisione verso Croce. Solo un battaglione fu lasciato indietro, giusto "per far fuori quel po' di tedeschi che c'erano ancora sulla collina..."
Il 5 Settembre, sotto una pioggia a dirotto che aveva trasformato in fango la polvere delle strade, lungo le scoscese balze della frazione de La Villa continuarono aspri attacchi e contrattacchi.
Il 6 Settembre, dopo aver perso un gran numero di carri armati mentre questi ultimi si muovevano lungo la valle del Conca, lo Stato Maggiore della 56a divisione si rese finalmente conto del pericolo che si correva lasciando la guarnigione tedesca libera di far fuoco dalla collina di Gemmano, alla sinistra delle colonne in marcia. Fu perciò impartito al 44° Reggimento Recce (ricognizione), l'ordine di un attacco immediato a Gemmano. I carri erano quasi giunti in cima alla collina quando gli "sturm-geschütz" (cannoni d'assalto) e i "panzer-schrecks" (armi controcarro) tedeschi uscirono dai loro nascondigli.
In pochi minuti 14 carri armati erano stati colpiti ed incendiati !
(questo Sherman fu colpito dal razzo di un panzer-schreck sparato dal Caporale Weber) |
Durante il pomeriggio, mentre la pioggia continuava a venir giù a secchi, gli inglesi lanciarono un attacco in massa, con l'appoggio di un terrificante bombardamento che rase al suolo le case di Gemmano (come conferma la foto qui sotto, ripresa dalla Villa) e conquistarono alcune posizioni in paese da cui furono comunque scacciati, verso mezzanotte, dai contrattacchi tedeschi.
I combattimenti continuarono per tutto il giorno 7. Il paese e le zono
limitrofe (il Borgo e il Monte Gardo, o Quota 449) furono
conquistate e perse almeno quattro volte dai combattenti di ciascuna della parti, ogni
volta con pesanti perdite. A sera il 7° Reggimento
Oxford & Buckinghamshire, ormai esausto, fu rimpiazzato dalla 169a
Brigata Queen's .
Il secondo attacco a Gemmano
(8 - 10 settembre 1944)
Continuò a piovere per tutta la mattina dell' 8 Settembre, ma poi la pioggia rallentò quando due battaglioni (il 2/6° del Lt.Col. Renshaw ed il 2/7° del Magg.MacWilliam, con il supporto dei mortai da 120mm, delle mitragliatrici del 6° Cheshire, di due squadroni carri dell' 8° Reggimento corazzato (RTR) e dell'intera artiglieria divisionale, mossero all'assalto di Gemmano verso le 2:00 del pomeriggio.
Sulle balze scoscese i due battaglioni persero presto molti uomini, falciati dal fuoco delle mitragliatrici tedesche che, nonostante l'uragano di fuoco che, venendo da Montefiore Conca, stava letteralmente polverizzando il crinale, continuavano a sparare all'impazzata sulle truppe che scalavano faticosamente la collina.
Alle 03:45 del pomeriggio, due compagnie del 2/7° di MacWilliam entrarono a Gemmano. Come al solito i tedeschi opposero una ostinata resistenza e, alle otto di sera, dopo accesi combattimenti che causarono gravi perdite su entrambi i fronti, ebbero ragione degli attaccanti che furono ricacciati da tutte le posizioni faticosamente conquistate. In mano inglese rimasero solo due caseggiati, posti sul lato posteriore del paese, che furono occupati di una guarnigione, al comando del Cap. Rossiter, formata da elementi delle compagnie B, C e D del 2/7° btg e da qualche uomo del 2/6°.
Nel frattempo, a circa 700 metri, il 2/6° stava attaccando le posizioni tedesche nell'area del cimitero. Una compagnia raggiunse l'obiettivo nel pomeriggi (ma a quale prezzo ! C'erano volute quattro ore e un mucchio di morti, incluso il Magg.Purdon, comandante della Compagnia, per coprire i 200 metri che portavano a Quota 414), ma ne fu scacciata dal fuoco incrociato dei mortai e delle armi leggere tedesche.
Durante la notte, per rintuzzare un attacco
inglese che avrebbe potuto minacciare Quota 449 (Monte Gardo), Ernst fu costretto
ad impartire alla sua artiglieria l'amaro ordine di aprire il fuoco su Gemmano, benchè
nelle casae e nelle cantine vi fossero ancora soldati e feriti tedeschi. In questo modo,
tuttavia, egli fu in grado di far avanzare le sue truppe su una nuova linea difensiva. Fu nel corso di questa azione che persero la vita il Ten.Weber ed il Cap. Strohmeyer, rispettivamente comandanti della 6a e della 7a Compagnia. |
Mentre di Weber sappiamo solo che "... scomparve nel corso dei combattimenti", sappiamo invece come morì Strohmeyer : "Egli fu ferito nel Borgo dalle schegge di una granata. Dopo essersi bendato le ferite con la camicia, egli cercò rifugio presso casa Paesani (la casa della mia famiglia!), ma le porte erano sbarrate con delle assi (la casa era abbandonata in quanto i miei nonni, mia zia ed il mio cuginetto di 5 anni erano sfollati in un rifugio). In quel momento una cannonata colpì il cornicione della casa facendone crollare un pezzo che lo colpì, uccidendolo sul colpo. Il suo corpo fu recuperato solo mesi dopo dalle macerie." |
All'alba del 9 Settembre, il 2/7° cercò di portare rinforzi alla guarnigione di Rossiter. La Compagnia 'A' del Maggiore Sheppard entrò in paese senza incontrare troppa resistenza. Verso le 7:00 del mattino Gemmano fu occupata.
Mentre gli uomini di MacWilliam stavano avanzando verso Quota 414 ed il cimitero, per ricongiungersi ai resti del 2/6° battaglione, furono fatti oggetto di fuoco da parte di mortai e mitragliatrici pesanti e subirono forti perdite.
Verso mezza mattina, comunque, la situazione si era calmata...
Gemmano e il Borgo, o almeno
ciò che ne restava, erano stati finalmente conquistati .
Tutto il versante orientale del crinale era nelle mani degli Inglesi.
Gli alpini, tuttavia, erano tutt'altro che sconfitti. Essi mantenevano
ancora sulla cima della collina nota come Monte Gardo
(Quota 449) e sui suoi nudi fianchi sovrastanti il cimitero e Quota 414 forti posizioni
difensive, dalle quali continuavano a riversare un vero e proprio fiume di fuoco sugli
attaccanti. In effetti i tedeschi non furono mai scacciati da Quota 449, la posizione fu
abbandonata solo il 14 Settembre, all'atto del ripiegamento su Montescudo ordinato dal
Comando. Entrambe le parti subirono forti perdite nel corso dei combattimenti, spesso condotti corpo a corpo. |
Nel frattempo il 2/5° battaglione se la stava vedendo a Farneto con il I battaglione del Cap. Hermann (per l'ardimento dimostrato in questa azione Hermann si guadagnò una Ritterkreuz). Dopo due giorni di acerrimi combattimenti, gli assalti inglesi furono respinti nel pomeriggio del 10 Settembre.
La lotta della Brigata Queen's per la conquista di Gemmano era finita.
Il terzo attacco a Gemmano
(10 - 13 settembre 1944)
Dopo la conquista del paese di Gemmano, tutti gli sforzi inglesi furono indirizzati allo smantellamento delle difese germaniche della già citata Quota 449. Alla luce delle gravi perdite subite dalla Brigata Queen's, fu deciso di ritirare la 56a Divisione dal settore di Gemmano e di rimpiazzarla con la 46a Divisione.
Come punta di diamante per il nuovo attacco fu scelta la 139a Brigata (Brig.Harding). Al 2/4° battaglione del reggimento King's Own Yorkshire Light Infantry (KOYLI) fu assegnato l'incarico di attaccare Quota 449 da est, sulla direttrice Gemmano-Borgo, mentre il 6° Lincolnshire ed il 6° York & Lancaster , con l'appoggio dei carri del 46° RECCE del Magg. Preen, dovevano attaccare da sudest.
Mentre le truppe si andavano schierando per l'attacco, l'intera zona da
Gemmano a Farneto e a Marazzano fu battuta per tutto il giorno da un violento
cannoneggiamento e da un bombardamento aeronavale che colpì le posizioni tedesche ma
uccise anche parecchi civili.
Come i loro predecessori, anche i KOYLI, per non parlare dei Lincolns, dovettero pagare un pesante tributo di perdite alla violenta reazione dei Gebirgsjägers (solo il 10 Settembre i Lincolns persero 150 uomini), nonchè al fiume di fuoco dell'artiglieria tedesca. Per circa ventiquattro ore il fronte fu estremamente instabile e i combattenti continuarono nel consueto, sanguinoso tira e molla.
Il giorno 11 Settembre il Gen. Hawkesworth (Comandante della 46a divisione) cambiò la sua strategia. Invece di attaccare frontalmente Quota 449, dimostratasi praticamente imprendibile, egli decise di aggirare il Monte Gardo con un'avanzata sul lato sud-est, all'altezza della valle del Conca, ed assegnò questo compito al 16° Durham Light Infantry (DLI)
Quando questa unità raggiunse la località nota come "I Tufi" (tre case disposte sul crinale Borgo-Monte Gardo, sulle balze che portano al Conca), si scontrò con il caposaldo difensivo predisposto dal III Abteilung Gebirgsjägern di Bachmaier. I combattimenti intorno all'avamposto durarono tre giorni e causarono forti perdite da ambo i lati. Fu durante questa azione che l'Alfiere Rappel guadagnò una Ritterkreuz .
Il vano assalto alla postazione de "I Tufi" fu l'ultima azione condotta dalla 46a divisione nel settore di Gemmano. Il 13 Settembre la divisione fu spostata sull'altro lato della valle del Conca, sulla cresta Montescudi-Montecolombo.
Il 4° attacco a Gemmano
(14 - 15 settembre 1944)
Il 13 Settembre, la 4a divisione indiana era a circa un miglio da Gemmano. La 46a e la 56a divisione avevano assaltato il crinale già dieci o undici volte ma, nonostante avessero conquistato il paese di Gemmano ed altre posizioni circostanti, non erano state in grado di smuovere i tedeschi dal bastione del Monte Gardo, l'insanguinata Quota 449, con la sua scura croce di legno a sovrastare colline e villaggi.
Alle 9:00 del mattino del 14 Settembre, l'11a Brigata Indiana,
comandata dal Brigadiere Partridge, rilevò la 46a sul saliente di Farneto. Al 2°
Reggimento Cameron fu assegnato il compito di prendere Quota 449, in stretta
collaborazione con lo Squadrone 'C' dell' 8° RTR e sotto l'ombrello protettivo del fuoco
di duecentosessanta bocche da fuoco...
L'assalto finale era stato programmato per le ore 03:00 del mattino del 15 Settembre...solo che era ormai troppo tardi. Infatti dopo il tramonto del 14 Settembre, il Ten.Col. Ernst, seguendo gli ordini ricevuti, si era già ritirato da Marazzano verso Montescudo e Sassofeltrio.
Ad ogni modo, un'ora e mezzo prima dell'attacco gli Inglesi aprirono il fuoco, senza
sapere che solo pochi tedeschi di retroguardia erano rimasti nella zona. Un violento
bombardamento (oltre 2.500 colpi furono sparati su Zollara e
dintorni) rase in pratica al suolo la frazione.
I Camerons iniziarono il loro attacco in orario, partendo dall'altura di
Farneto, e dopo sette ore, verso le 10:15 del mattino, dopo Zollara (conquistata verso le
05:30) essi riuscirono finalmente a prendere Quota 449. La resistenza fu incredibilmente
scarsa e causò poche perdite, ma quando i Camerons raggiunsero il loro obiettivo, la
scena che si aprì davanti aloro sulla cima del Monte Gardo fu veramente da incubo : 91
morti Inglesi furono evacuati solo dalla cima e dalle balze circostanti.
Riconoscimento
Confesso che, essendo molto interessato
alla storia della 2.a GM (in particolare dei fatti che si svolsero a Gemmano), mi
ero sempre ripromesso : "uno di questi giorni voglio fare una ricerca su questi
eventi" ... ma non era mai successo nulla fino a un paio di anni fa, quando ho
incontrato Corrado Monti,
un altro entusiasta della Linea Gotica (ha organizzato anche un interessante museo di
reperti, armi, uniformi e altri ricordi rinvenuti sui campi di battaglia della "Operazione
Olive") il quale mi ha fornito parecchie informazioni e altro utile materiale.
In particolare mi ha procurato un libro scritto da Amedeo Montemaggi,
un valido storico, Presidente del Centro documentazione di cui parlerò tra poco. Questo
libro (in pratica sono due, un testo in Italiano ed uno in Inglese) contiene una
vasta cronaca quotidiana delle battaglie, degli eventi bellici e delle esperienze
personali degli sfollati civili, vissuti in Romagna nelle prime tre settimane del
Settembre 1944. Io l'ho "visitato e ampiamente utilizzato" per preparare questo
sito. A dire il vero, senza questo libro il mio sito non avrebbe mai visto la luce. A chi fosse interessato all'acquisto del libro (vi garantisco che ne vale la pena) e/o desiderasse ulteriori informazioni, consiglio di mettersi in contatto con il Centro Internazionale Documentazione "Linea Gotica" - Via dell'Aquila, 25/27 - 47900 RIMINI (Italy) . Tel./Fax : 0039 + 0541 + 773373 |
Sarò
lieto se vorrete inoltrare i vostri commenti al mio Mailbox
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