La 5a Divisione Gebirgsjäger (divisione alpina) fu costituita nel 1940 con il 100° Gebirgs-Regiment (reggimento alpino), distaccato dalla 1a divisione, e con l'85° Gebirgs-Regiment (in origine 85° reggimento di fanteria della 10a divisione). Le due divisioni (la 10a Fanteria e la 1a Alpina) fornirono altresì le aliquote di artiglieria, che confluirono nel Reggimento Artiglieria divisionale, nonchè le altre specialità (esploratori, fanteria anticarro, genio pionieri e unità logistiche). Nonostante fosse di stanza a Salisburgo (Austria), il personale era quasi esclusivamente di origine bavarese. |
Il 100° Gebirgs-Regiment, comandato dal Ten.Col. Richard Ernst, era composto da
tre battaglioni Gebirgsjaeger
e da quattro compagnie (esploratori, artiglieria, genio pionieri e fanteria anticarro). La forza del 100° era di circa 4.500 uomini, di cui circa 3.000 erano truppe combattenti. Alla fine di Agosto 1944, il Reggimento era schierato lungo la Linea Galla Placidia, una linea difensiva antisbarco che andava da Rimini a Cesena. Il 1 Settembre, il Reggimento ricevette l'ordine di muovere fino alla valle del Conca. Il 3 settembre 1944, dopo che i Canadesi avevano infranto le difese tedesche della Linea Verde 1, il 100° reggimento fu posto alle dipendenze della 71a Divisione Fanteria (Gen. Raapke) ed inviato a presidiare la collina di Gemmano. |
Dal 4 al 14 Settembre, quando gli ultimi due soldati tedeschi (lo stesso Ernst e Rohleder) lasciarono la zona di Gemmano, obbedendo all'ordine di ripiegare su Montescudo, il 100° Reggimento contese ogni singolo sasso ed ogni singolo filo d'erba alle forze dell'Impero Britannico. I punti chiave del fronte (Gemmano, Borgo, l'altura di San Francesco,il Monte Gardo (Pt. 449) e Zollara) furono conquistate, perse e riconquistate almeno dieci volte da ciascuna delle parti.
L'ostinata resistenza agli assalti nemici offerta dai Gebirgsjaegern, spesso condotta con combattimenti corpo a corpo, entrò nell'epica dell'esercito tedesco. Il giorno 11 Settembre la radio trasmise dalla Germania che ...
"Nei duri combattimenti difensivi sull'Adriatico, nel settore di Gemmano, il 100° reggimento di montagna, al comando del Ten.Col.Ernst, insieme con un Gruppo di artiglieria ai suoi ordini, con la sua incrollabile fermezza ed i suoi valorosi contrattacchi si è comportato particolarmente bene". |
(Ernst conferisce la Croce di Ferro a giovanissimi alpini)
Dopo che la tempesta si fu calmata, Ernst scrisse l'epitafio per Gemmano :
"Quanto sangue ha bevuto questo povero mucchio di rovine ! Se anche questo dispendio di uomini non ha avuto le proporzioni di quello di Cassino, con lo stesso accanimento si lottò attorno ad ogni casa, ad ogni rovina ! Come Cassino fu la tomba della 1a Divisione Paracadutisti, così Gemmano è stata la tomba del mio Reggimento". |
Fra il 1940 ed il 1944 la divisione fu comandata dal Generale Julius Ringel . Nel corso del 1944 il comando passò al Generalmajor Max-Gunther Schrank e successivamente, dal Gennaio al Maggio 1945, al Generalmajor Hans Steets.
La 5a Divisione Gebirgsjäger, dopo alcuni mesi di addestramento trascorsi in Germania (dal 1940 al Marzo 1941), prese parte all'invasione della Grecia (sfondamento delle Linee Metaxas) e successivamente fu aviotrasportata a Creta (Operazione Merkur) dove, combattendo al fianco dei Fallschirmjägern (paracadutisti), costrinse le forze Britanniche ad abbandonare i Balcani.
Dopo il successo nella battaglia di Creta, la divisione fu rimandata in Germania per un turno di riposo e per riequipaggiarsi. Dal Marzo 1942 al Dicembre 1943, la 5a divisione militò sul Fronte Orientale, nella regione di Volkhov presso Leningrado.
Nel 1944 la 5a Alpina fu assegnata al fronte italiano dove trascorse il resto della guerra, inquadrata nella 10a Armata. Durante la campagna d'Italia la divisione prese parte ai combattimenti sulla linea Gustav e sulla Gotica dove gli alpini tedeschi si distinsero per coraggio ed abnegazione, pagando un altissimo tributo di perdite. Nel Maggio 1945, dopo un' ultima azione svolta al confine franco-italiano, la 5a divisione marciò in direzione di Torino, finendo per arrendersi agli Americani una volta giunta nei pressi di Ivrea.
Riconoscimento
Confesso che, essendo molto interessato
alla storia della 2.a GM (in particolare dei fatti che si svolsero a Gemmano), mi
ero sempre ripromesso : "uno di questi giorni voglio fare una ricerca su questi
eventi" ... ma non era mai successo nulla fino a un paio di anni fa, quando ho
incontrato Corrado Monti,
un altro entusiasta della Linea Gotica (ha organizzato anche un interessante museo di
reperti, armi, uniformi e altri ricordi rinvenuti sui campi di battaglia della "Operazione
Olive") il quale mi ha fornito parecchie informazioni e altro utile materiale.
In particolare mi ha procurato un libro scritto da Amedeo Montemaggi,
un valido storico, Presidente del Centro documentazione di cui parlerò tra poco. Questo
libro (in pratica sono due, un testo in Italiano ed uno in Inglese) contiene una
vasta cronaca quotidiana delle battaglie, degli eventi bellici e delle esperienze
personali degli sfollati civili, vissuti in Romagna nelle prime tre settimane del
Settembre 1944. Io l'ho "visitato e ampiamente utilizzato" per preparare questo
sito. A dire il vero, senza questo libro il mio sito non avrebbe mai visto la luce. A chi fosse interessato all'acquisto del libro (vi garantisco che ne vale la pena) e/o desiderasse ulteriori informazioni, consiglio di mettersi in contatto con il Centro Internazionale Documentazione "Linea Gotica" - Via dell'Aquila, 25/27 - 47900 RIMINI (Italy) . Tel./Fax : 0039 + 0541 + 773373 |
Sarò
lieto se vorrete inoltrare i vostri commenti al mio Mailbox
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